ANDAMENTO DEL MERCATO DEL LAVORO: DATI NAVIGABILI
L’andamento si può osservare attraverso l’elaborazione di statistiche riportanti una serie di dati che consentono di conoscere ed articolare a livello territoriale la condizione degli stranieri.
DEMOGRAFIA
Dati aggiornati al 1° gennaio 2021
In questa sezione sono disponibili i dati Istat relativi alla popolazione residente al 1° gennaio di ciascun anno, analizzabili sino al livello comunale, per genere e cittadinanza.
Per una corretta lettura delle informazioni, riportiamo di seguito alcuni aspetti da tenere in considerazione:
- i dati relativi alla popolazione italiana sono ricavati per differenza dalla popolazione totale;
- i dati 2019 e 2020 sono riferiti al censimento permanente;
- sul sito dell'Istat i dati relativi alla cittadinanza dei residenti stranieri nel 2019 e 2020 presentano dei 'break nella serie' e ciò determina che il numero totale di stranieri senza la specificazione della cittadinanza differisca dalla somma del numero di stranieri per cittadinanza;
- le aggregazioni di comuni nel sistema di navigazione fanno riferimento ai territori dei CPI;
- i comuni sono riportati nella loro denominazione più aggiornata (non sono presenti perciò i comuni soppressi);
- Sappada non è più un comune veneto dal 2018 e pertanto non risulta presente (tale eliminazione fa sì che la popolazione totale fino al 2017 sia inferiore a quella riportata nel sito dell'Istat).
Tutte le informazioni sono facilmente consultabili ed esportabili in file di formato Excel e qui è possibile visionare un breve video tutorial. Nel rispetto della normativa sulla privacy i dati all'interno delle celle sono approssimati al valore di 5.
Consulta i dati:
OCCUPAZIONE
Dinamiche occupazionali riferite alla popolazione straniera
Dati aggiornati al 3° trimestre 2022
Questa è la porta attraverso la quale si accede alla navigazione delle banche dati Silv Co (Sistema informativo lavoro veneto Comunicazioni obbligatorie) che rappresenta il cuore dell'attività dell'Osservatorio ed è la più ricca fonte nel descrivere il mercato del lavoro dipendente nelle diverse realtà locali. Consente l'accesso ai dati del sistema regionale che possono essere esplorati nelle loro molteplici dimensioni. Tutte le informazioni sono facilmente consultabili ed esportabili in file di formato Excel e qui è possibile visionare un breve video tutorial.
Nel rispetto della normativa sulla privacy i dati all'interno delle celle sono approssimati al valore di 5.
Se si vogliono analizzare tutti i flussi regionali non limitandosi alla popolazione straniera è possibile consultare il sito di Veneto Lavoro.
Il lavoro dipendente, secondo la definizione adottata dell'Osservatorio, include tutti i rapporti instaurati da imprese localizzate nel territorio regionale con contratti a tempo indeterminato, determinato, di apprendistato o in somministrazione.
Consulta i dati:
I rapporti di lavoro a chiamata sono distinti dal resto dei contratti alle dipendenze dato che la loro attivazione non corrisponde all'inizio effettivo di prestazioni lavorative.
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Il lavoro parasubordinato include il lavoro a progetto, le collaborazioni coordinate e continuative, le associazioni in associazione e il contratto di agenzia.
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Il lavoro domestico attivato dalle famiglie.
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Gli stage attivati dalle imprese.
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I Lavori socialmente utili (Lsu) e i Lavori di pubblica utilità (Lpu) attivati.
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DISOCCUPAZIONE
Dati riferiti alla popolazione straniera
Dati aggiornati al 3° trimestre 2022
Tutte le informazioni sono facilmente consultabili ed esportabili in file di formato Excel e qui è possibile visionare un breve video tutorial. Nel rispetto della normativa sulla privacy i dati all'interno delle celle sono approssimati al valore di 5.
Se si vogliono analizzare tutti i flussi regionali non limitandosi alla popolazione straniera è possibile consultare il sito di Veneto Lavoro.
I disoccupati secondo i dati amministrativi
La quantificazione ufficiale dei disoccupati in Italia o in Veneto viene trimestralmente ricavata dall'indagine Istat sulle forze di lavoro. Sul medesimo fenomeno disponiamo anche di un'altra fonte informativa, di origine amministrativa, basata sulle "dichiarazioni di disponibilità" (did) al lavoro e alle politiche attive, dichiarazioni rilasciate da quanti/e si rivolgono ai Centri per l'impiego con la finalità di (ri)collocarsi al lavoro.
Quanti rilasciano la did risultano classificati in due gruppi:
a. disoccupati, sono coloro che hanno concluso (per dimissioni, licenziamento o fine termine) un rapporto di lavoro;
b. inoccupati, sono coloro che risultano alla ricerca di primo impiego.
Le informazioni disponibili permettono di esaminare due diverse dimensioni, entrambe importanti, per valutare le dinamiche dell'offerta di lavoro: flussi (entro determinati periodi) e stock (a determinate date).
I flussi di disponibilità: sono gli eventi di ingresso nello stato di disoccupazione attivati da coloro che, in una determinata unità di tempo (giorno, mese, anno, ecc.), rilasciano una did (disoccupati e inoccupati) e da coloro che, già disponibili, rientrano automaticamente nello stato di disoccupazione - quindi senza dover rilasciare una nuova dichiarazione di disponibilità - dopo aver concluso un rapporto di breve durata (secondo la normativa attuale inferiore a 6 mesi).
Quanto più breve è il periodo indagato tanto più il numero di ingressi (flussi) coincide con il numero degli entrati (teste). Su periodi lunghi la misura riferita agli eventi tende ad essere superiore a quella dei soggetti implicati: ad es. nel corso di un anno il medesimo soggetto può rientrare più volte nella condizione di disoccupazione a seguito di diversi rientri (automatici) dopo la conclusione di brevi rapporti di lavoro a termine.
Stock di disponibili: è l'insieme di coloro che ad una data puntuale (quella indicata nel titolo della tabella navigabile) risultano in stato di disoccupazione amministrativamente documentata (hanno quindi rilasciato una dichiarazione di disponibilità che risulta ancora valida). La presenza nell'elenco può non essere sinonimo di reale disponibilità al lavoro: ciò dipende soprattutto dalla carente registrazione delle uscite dallo stato di disoccupazione con conseguente cambiamento di status (verso l'inattività o il lavoro autonomo) della quale non è stata data comunicazione ai Centri per l'impiego. Non è prevista infatti alcuna sanzione per l'indebita permanenza in lista in tali casi. A seguito del provvedimento adottato dalla Regione del Veneto per cancellare dalle liste dei Centri per l’impiego gli utenti che ragionevolmente non sono più alla ricerca di un lavoro, dal 1° aprile 2022 i disoccupati iscritti ai Centri per l’impiego del Veneto che non hanno mai sottoscritto il patto di servizio personalizzato o che negli ultimi 36 mesi non hanno effettuato alcuna azione di ricerca attiva di lavoro, hanno perso automaticamente lo stato di disoccupazione.